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Il Codice della Crisi d’Impresa: Cosa Cambia per le PMI

Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza ha introdotto una serie di misure preventive per le aziende italiane, mirate a rilevare precocemente i segnali di crisi e a ridurre il rischio di insolvenza. Tra le principali novità, vi è l’obbligo per tutte le aziende, comprese le PMI, di dotarsi di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili.

Gli Obblighi Imposti dalla Normativa:

  1. Monitoraggio continuo: le imprese devono disporre di strumenti per monitorare costantemente la loro situazione economico-finanziaria.
  2. Segnalazione della crisi: in presenza di indicatori di crisi (come perdite sistematiche o difficoltà di liquidità), l’imprenditore ha il dovere di attivare tempestivamente procedure di allerta.
  3. Adozione di KPI: il Codice impone l’utilizzo di indicatori specifici, come il margine operativo lordo (EBITDA), l’indice di liquidità e l’indebitamento complessivo, per valutare la stabilità finanziaria dell’azienda.

Conseguenze per le PMI

Per molte PMI italiane, il passaggio ad un modello di gestione conforme alla normativa può sembrare complesso, ma è cruciale per evitare sanzioni e, soprattutto, per prevenire situazioni di crisi che potrebbero compromettere la continuità aziendale. Un efficace sistema di controllo di gestione diventa, quindi, non solo uno strumento di compliance normativa, ma anche una chiave per garantire la sostenibilità del business nel lungo termine.

Contatti

Via delle Industrie 7, C/O Fidelio Business Center, 31057 Silea, Treviso

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